Lo spettacolo:
Il più grande mimo di strada che opera in Italia. I suoi numeri, così semplici e così divertenti, così elementari e così complessi, così internazionali perché ricordano padri illustri come Marceau o i Mummenschanz o Totò o Chaplin, divertono i grandi e i piccini di tutto il mondo. Mimo e artista iraniano, da anni ottiene grandi e meritati successi perché egli è padrone del suo corpo, perché stupisce, incanta, diverte, abile istrione e direttore d'orchestra di un complice pubblico. Ha vinto numerosi premi ed ha al suo attivo numerosissime apparizioni televisive sulle reti nazionali, in particolare ha riscosso un personale successo nella trasmissione "Solletico" trasmessa da Rai 1 ('95/'96). Ha partecipato ai più importanti festival italiani ed ha lavorato per sei mesi a Los Angeles per la Disneyland. Numerosissime le partecipazioni televisive: Vincitore assoluto di “Sette per uno” (2000) – Presenza fissa (2003) a “Non chiamatelo circo”.
"Armato solo di un cappello e di un palloncino, offre quaranta minuti di grande arte, di pura emozione, di partecipazione attiva e divertita ad una rappresentazione di grande valore, insomma, un altro modo di far ridere". (La Repubblica)
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